Chi sono
Voglio essere una voce narrante. Ho sentito, ho ascoltato e nulla di ciò mi ha soddisfatto. Ora desidero parlare anch'io: non ho letto libri che mi diano la profondità, non ho sfogliato trattati che mi diano l'erudizione, ma ho osservato. Ho osservato ed ho guardato, perciò quella che desidero avere è la voce dell'evidenza. Voglio essere una voce narrante che racconta la realtà dimenticata o negata, sarò scomoda e irritante, ma sarò una voce vera, che declinerà l'oggi in un possibile domani.
Voglio raccontare una storia, la storia di una donna che esisterà fra una cinquantina d'anni e sarà il frutto delle scelte fatte oggi: si chiama Antigone d'Arco. E' una donna come tante, di circa 29 anni, che abita in appartamento con sua sorella; fa una vita normale, divisa fra lavoro e relazioni sociali. Anche lei ha i suoi problemi, come tutti, e osserva passivamente la realtà del suo tempo.
Gli episodi che narrerò sono ispirati ad eventi attuali e alle loro possibili conseguenze. In alcuni casi mi soffermerò a riflettere su questi eventi, al di fuori della storia di Antigone, perché anche una voce narrante deve capire a fondo quella che è la coscienza di un personaggio che nasce dal nostro tempo e desidero condividere queste riflessioni, per aiutare anche altri lettori a conoscere meglio Antigone.
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Storia della storia
Questa storia è nata vedendo come si abusa della parola "amore" e della parola "libertà". Ho sempre pensato che fossero delle realtà strettamente connesse alla "verità". Oggi in nome di una presunta "libertà" si soffoca la verità, che mai può essere slegata dall'amore. Il termine amore è invece costantemente connesso alla parola "sesso", con connessioni che talvolta rasentano l'irrazionalità.
Da secoli l'uomo ha una tale sete di amore da portarlo ai casi estremi. Si può notare facilmente che le storie di amore più amate sono quelle più contrastate. Dato che oggi l'amore è diventato qualcosa di talmente abusato e sprecato (sesso occasionale, trombamici, masturbazione incentivata, preservativi nelle scuole, corsi di educazione sessuale tattile alla scuola primaria, ecc.) si ha bisogno sempre di più di situazioni di amore al limite: amori tra vampiri e umani (dove l'amore è talmente eccezionale che supera gli istinti omicidi del vampiro), amori tra uomini sposati e donne sposate (dove l'amore è talmente forte da cancellare le responsabilità e i doveri precedentemente assunti), amori tra fratello e sorella/figlio e madre/figlia e padre (dove l'amore è talmente forte da cancellare legami di sangue e convenzioni sociali), ecc. Questi limiti in passato erano considerati importanti (non a caso venivano infranti nelle tragedie), oggi il superarli è considerata una dimostrazione di civiltà, perché si combatte l'oppressione sull'uomo. I limiti opprimono l'uomo e quindi vanno eliminati. L'unica cosa che può farlo è l'amore.
è il famoso cliches dell'amore impossibile, talmente necessario che l'ultima frontiera oltre cui si sta spingendo è quella della "natura". Altra parola spesso fraintesa: con natura non si intende "come fanno gli animali", bensì, semplificando, "secondo la funzione che gli è propria". Per fare un esempio: la natura di una macchina consiste nel viaggiare, nel muoversi, è fatta per salirci su, metterla in moto e viaggiare tratte lunghe o brevi. Se desideri comprare la macchina e usarla come un armadio, sei liberissimo di farlo, ma non la userai secondo la sua natura. Non comprenderai mai a fondo né come funziona, né i suoi pregi, né la sua funzione.
La stessa cosa accade nel sesso: oggi giorno a nessuno interessa la sua funzione. C'è un tam tam mediatico della necessità del preservativo, della pillola, dell'importanza di conoscere il proprio corpo. A nessuno interessa conoscere effettivamente la "sessualità" nella sua natura intrinseca. Tutti la usano, abusano, ma per lo più il livello è quello di una persona che usa la macchina come armadio, tanto è vero che se si fa notare che il "sesso" serve a "procreare" c'è chi ti risponderà che non è vero. Prova tu a fare bambini senza ovulo e senza sperma, voglio proprio vedere.
La storia di Antigone è una storia di questo tipo di amore. Questo amore senza limiti e senza costrizioni, dove la libertà è selvaggia come le onde del mare, dove le convenzioni se non già superate, si stanno sgretolando alle estreme conseguenze.
I miei lettori
Tantissime volte vedo persone che per giustificare i limiti esistenti, non sanno che pesci pigliare. Intuiscono che nei limiti posti nella natura delle cose vi sia una verità che vada rispettata, ma non riescono ad individuarne le ragioni.
Io vorrei che qui i lettori potessero trovare le ragioni che mancano, rafforzare le intuizioni che già possiedono. Non perché qui vi sia la conoscenza eletta, ma perché qui si cerca di guardare la realtà.